Stavo bazzicando i siti di streaming per cercare qualcosa di interessante da vedere e trovo per caso un film giapponese nuovo,del 2012.
Dato che da quando sono qui non ho visto nulla di giappico se si escludono gli anime ho provato a guardarlo.
Il titolo è 悪の教典 aku no kyoten,in inglese è diventato "Lesson of the devil".
La traduzione è difficile in realtà perchè se aku è traducibile con "male" "malvagio",kyoten significa lezione nel senso più elevato,lezione in qualità di canone (religioso per esempio),scritto-guida,lezione di un qualcuno superiore.
Subito prima di iniziare a vedere il film scopro ciò che mi fa decidere all'istante di iniziare la visione.....il film è del maestro Miike Takashi.
Per chi lo conosce,un nome una garanzia.
Per chi non lo conosce....un salto nel vuoto. Personalmente descriverei i suoi film come onirici,visionari,iper violenti e distorti. Non per tutti,decisamente.
Ora,per non rovinare la visione dei film a chi volesse provare a vederli,non darò troppe informazioni....si può dire però che i suoi film sono generalmente (non sempre,un'eccezione è l'ottimo Izo) ambientati in un contesto di yakuza,degrado,prostituzione,droga.....insomma in regno ideale per sviluppare l'estetica di iper-violenza surreale che è tanto cara a Miike. Sangue a fiumi,talvolta dettagli disgustosi,primi e primissimi piani di qualsiasi cosa.....visi,viscere,oggetti. La fotografia è molto cupa per dare ancora più risalto al rosso del sangue. Il tutto condito da uno humor nero che trovo davvero fantastico (e si noti che io odio i film horror e gli splatter...ma qui evidentemente si "sente" la mano di un ottimo regista dietro al sangue).
Abituata a tutto ciò immaginate come sono rimasta quando il film inizia (e prosegue per una buona metà) in una ambientazione scolastica,con luci e colori tenui [ovvero normali,pensando ai soliti film di Miike paiono più solari di quanto non siano],un professore di inglese giovane e di bell'aspetto,benvoluto da tutti,un altro professore vecchiotto,dai modi spiacevoli e viscidi,studenti dalle diverse personalità.
Tutto sembra filare liscio fin quando........il professore belloccio inizia a rivelare lati inquietanti.
E da qui è un'escalation.
Escalation di cosa? Vi lascio immaginare.
Durante la prima metà del film sono arrivata a pensare che Miike avesse cambiato genere dandosi ai thriller,ma poi mi sono ricreduta durante la seconda parte.
Il regista stesso ha però affermato che per girare questo film ha come dovuto "resettarsi"....e in effetti per molti versi è un film nuovo per lui.
La seconda parte rivela che il film è proprio di Miike (ma intendiamoci,la prima parte è ottima,la costruzione fila liscia come l'olio).
Evidentemente non è riuscito o non ha voluto cambiare del tutto il suo modo di fare e concepire film...e direi che cambiando il 50% del materiale solito il risultato è stato ottimo.
Consigliato agli stomaci forti e a chi piace vedere il "male" sullo schermo.
P.S. Gli stacchetti musicali deliranti varrebbero da soli la visione del film secondo me
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