giovedì 5 settembre 2013

Shinsekai.Nishinari.

Shinsekai 新世界,il cui nome significa "nuovo mondo", non è affatto un posto nuovo ma è anzi uno dei vecchi quartieri di Osaka.

Il quartiere è famoso tra i turisti per la torre Tsutenkaku 通天閣,sulla quale si può salire fino a circa 90 metri di altezza. 
Simbolo di Shinsekai sono i Billiken ビリケン,le statue color oro di una specie di divinità della fortuna (a quanto pare di importazione americana).
Altre cose che un turista potrebbe sentire nominare riguardo a Shinsekai sono i numerosi ristoranti e ristorantini nei quali si possono gustare due specialità di Osaka,il fugu 河豚 (cioè il pesce palla,sperando di non essere nel novero delle povere vittime annuali) e i kushikatsu くしかつ (cioè verdure,carne e pesce cucinati in vari modi,infilzati su degli spiedini e poi fritti,che si usano intingere [rigorosamente una sola volta] in una salsa piccante).
A Shinsekai c'è anche SpaWorld スパワールド,un grande complesso di bagni pubblici e piscine,ognuno con un tema diverso.
I potenziali turisti troveranno nelle guide note del tipo "il quartiere è povero ma è caratteristico".










Quello che io voglio dire riguardo a questa zona sono però altre cose.

Se si prende la metro,linea Midosuji,da Nanba,sono solo due fermate e si arriva a Dobutsuenmae 動物園前.
Scesi lì ci si trova secondo me non tanto a Shinsekai quanto a bessekai (cioè "un altro mondo").
Shinsekai fa parte del quartiere Nishinari 西成区,che si ritiene essere il più pericoloso di Osaka.

Nishinari è sporca. Nishinari puzza. A Nishinari ci sono decine e decine di homuresu,senza tetto che vivono per la strada e che si vedono andare in giro su vecchie biciclette,carichi di buste e sacchetti di lattine vuote o altre cianfrusaglie che raccolgono in giro. A Nishinari ci sono banchi di pegno dall'aria ecquivoca e dalle porte blindate,ci sono ancor più equivoche comunità religiose pseudo-cristiane con tanto di televisori che trasmettono non stop discorsi allucinati di invasati in preda al delirio. Per le strade di Nishinari ci sono banchetti gestiti da poveri vecchi male in arnese che vendono vestiti usati. A Nishinari ci sono giovani dall'aria pericolosa e dallo sguardo vuoto,ma ancora di più ci sono vecchi,più vecchi e meno vecchi dall'aria stanca e rassegnata. Si vedono occhi furbi e limpidi e occhi velati e foschi. A Nishinari c'è il quartiere Airin,dove ogni garage (e sono tanti) è la tana di una intermediaria di mezza età e di una prostituta giovane che si può comprare per poco. A Nishinari uomini e donne dall'aria malmessa e scarmigliata non mangiano ma bevono e perdono i pochi soldi che hanno dentro i pachinko. A Nishinari si vedono sfrecciare moto e auto truccate guidate da ragazzi che teoricamente non potrebbero permettersele. A Nishinari si vedono ragazze vestite e truccate pesantemente,volgari,fumare sigarette e ridere sguaiatamente. A Nishinari si vedono sacchi di spazzatura ammonticchiati per strada,la cui puzza si mescola all'odore di fritto dei ristoranti. A Nishinari si vedono scarpe bucate,pantaloni rappezzati,maglie macchiate,giacche strappate. A Nishinari si vedono occhi ciechi,denti guasti,schiene contorte,gambe zoppe,mani storpie,unghie nere. A Nishinari si vedono vecchie case dai muri crepati e dalle finestre difettose. A Nishinari e Shinsekai ci sono teatri Kabuki accanto a locali di spogliarello di infimo ordine. A Nishinari si vedono vecchie sdentate che trascinano carrellini riempiti di pattume. A Nishinari si vedono vecchi giocare a Go e Shogi in piccole sale fumose.

Ma Nishinari nonostante questo,o forse proprio per questo,mi sembre sempre più viva e più vera delle strade centrali della città,piene di ragazzi e ragazze ben vestiti,salaryman in giacca e cravatta al rientro dal lavoro,negozi lustri e luccicanti,ristoranti lindi e ordinati.

Non bella,non piacevole se non in rare occasioni. Trovo un insulto descriverla come pittoresca o caratteristica.
Non si può negare l'esistenza di Nishinari,ma di certo i giapponesi cercano di ignorare e dimenticare che esiste.
Quanto a me,credo che tutti i visitatori del Giappone dovrebbero andarci. Normalmente un posto del genere sarebbe una vergogna o motivo di imbarazzo e rabbia,ma per me è confortante. E' mondo,è umanità,è vita e non vita.